lunedì 7 giugno 2010

Il cittadino consumatore


Stavolta invece di accanirmi contro questo o quel politico (entrambi coincidono nella figura di Berlusconi) voglio pensare alle mutate esigenze della società, o meglio al profondo cambiamento che ci attende. Non so perchè ma un numero sempre crescente di persone ha iniziato a parlare di "decrescita felice", di un ritorno ad un'economia di piccola, piccolissima scala, se non quando persino familiare.

Credo il tempo del "cittadino consumatore" sia terminato. Il modello che la Tv ci ha propinato per una cinquantina di anni è fallito. Mike Bongiorno non a caso è morto... la televisione sta morendo con lui. Forse sapeva cosa sarebbe accaduto e non ha resistito al dolore.

Forse tra qualche anno, forse qualche mese non potrò più neppure scrivere su questo sterile blog. Ho come l'impressione che si tornerà alle origini, così come eravamo una cinquantina di anni fa. Il petrolio diminuirà, ci sarà meno energia, meno corrente,... meno lampadine accese, meno computer accesi. I carrelli della spesa - se ancora il modello economico del supermercato sopravviverà - saranno sempre più poveri e sguarniti. Qualcuno ( http://www.cittadinoconsumatore.it/ ) ancora non ha capito... ma il tempo della cuccagna sta finendo.

Qualcuno suggerisce di prendere una casa immersa... nel nulla. Mmmh... se potrò seguirò questo suggerimento davvero alla lettera, in qualche remoto bosco d'alta quota, tra faggi e prati incolti. Ce la farò senza Internet? Credo di sì, come ho fatto fino a 20 anni, quando non sapevo neppure cosa fosse Google. Ce la farò senza un telefono cellulare? Credo di sì, come ho fatto fino a 20 anni quando mi son levato l'orologio dal polso per usare il cellulare come segnatempo. Tra qualche tempo utilizzeremo il sole per conoscere l'ora. O il muschio.






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