mercoledì 16 giugno 2010

Face detection


Neppure stavolta mi rovino il buonumore pensando alle porcate che fa Berlusconi mentre il paese affonda ma parlo della tematica su cui sto lavorando questi giorni... e su cui credo dovrò lavorare ancora a lungo: il face detection, cioè l'individuazione di volti umani in immagini digitali. Su questa tematica - come per la previsione finanziaria - periodicamente torno a lavorarci su, sempre con esiti modesti se non addirittura trascurabili. Eppure negli ultimi mesi sto facendo dei decisi passi in avanti grazie essenzialmente:
  • agli algoritmi genetici
  • ai "weak classifier" dell'articolo di Viola e Jones
Se per i primi devo ringraziare del codice Matlab che ho trovato sul web, ma su cui sostanzialmente già sapevo lavorare grazie al toolbox di Matlab, i secondi mi hanno dato una spinta incredibile in avanti. L'articolo di Viola e Jones è stato letteralmente illuminante (l'articolo si può scaricare qui http://www.vision.caltech.edu/html-files/EE148-2005-Spring/pprs/viola04ijcv.pdf ). Appena lo lessi non compresi bene la portata di quello che voleva dire... inequality signs... threshold values... poi mano mano cominciai un lento processo di acquisizione delle informazioni e dei concetti espressi.

Finora ho realizzato un layer che fa passare il 99% dei volti e scarta il 75% dei non-volti... di questi layer ne devo creare altri 7-8... chissà quanto tempo ci vorrà... Ma io ho tanta pazienza, la pazienza è la virtu dei forti... ed io sono un virtuoso.

lunedì 7 giugno 2010

Il cittadino consumatore


Stavolta invece di accanirmi contro questo o quel politico (entrambi coincidono nella figura di Berlusconi) voglio pensare alle mutate esigenze della società, o meglio al profondo cambiamento che ci attende. Non so perchè ma un numero sempre crescente di persone ha iniziato a parlare di "decrescita felice", di un ritorno ad un'economia di piccola, piccolissima scala, se non quando persino familiare.

Credo il tempo del "cittadino consumatore" sia terminato. Il modello che la Tv ci ha propinato per una cinquantina di anni è fallito. Mike Bongiorno non a caso è morto... la televisione sta morendo con lui. Forse sapeva cosa sarebbe accaduto e non ha resistito al dolore.

Forse tra qualche anno, forse qualche mese non potrò più neppure scrivere su questo sterile blog. Ho come l'impressione che si tornerà alle origini, così come eravamo una cinquantina di anni fa. Il petrolio diminuirà, ci sarà meno energia, meno corrente,... meno lampadine accese, meno computer accesi. I carrelli della spesa - se ancora il modello economico del supermercato sopravviverà - saranno sempre più poveri e sguarniti. Qualcuno ( http://www.cittadinoconsumatore.it/ ) ancora non ha capito... ma il tempo della cuccagna sta finendo.

Qualcuno suggerisce di prendere una casa immersa... nel nulla. Mmmh... se potrò seguirò questo suggerimento davvero alla lettera, in qualche remoto bosco d'alta quota, tra faggi e prati incolti. Ce la farò senza Internet? Credo di sì, come ho fatto fino a 20 anni, quando non sapevo neppure cosa fosse Google. Ce la farò senza un telefono cellulare? Credo di sì, come ho fatto fino a 20 anni quando mi son levato l'orologio dal polso per usare il cellulare come segnatempo. Tra qualche tempo utilizzeremo il sole per conoscere l'ora. O il muschio.