lunedì 14 settembre 2009

La discrezionalità della Gelmini


Quest’anno a conti fatti, il 29,4% del personale docente cambierà istituto, con un valzer di cattedre che vede punte record in alcune scuole medie del Nord Est (45% di prof che se ne vanno) e nella provincia di Isernia (73%), ma anche sul litorale romano, soprattutto nelle scuole dei più piccoli. Un problema a cui il ministro Mariastella Gelmini intende mettere un freno dando «maggiore discrezionalità» ai presidi che potranno confermare per più anni anche il personale «non di ruolo, se ha operato bene».

Fonte: Il Messagero, 14 settembre 2009 [ http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=21953&sez=HOME_SCUOLA&npl=&desc_sez= ]

Brava il Ministro, quest'affermazione conferma tutta la profonda conoscenza che ha lei e chi le ha dato i poteri (Mister B.) sulla scuola. Dando potere ai presidi di confermare per più anni i docenti che hanno operato bene si garantirà la continuità didattica.

Questa forse sì, ma verrà garantita la continuità didattica di sorelle, sorellastre, fratelli, fratellastri, cugini, cuginastri, amici ed amicastri del dirigente didattico. Chi lavora nella scuola sa bene che la cerchia degli "amici" del preside è ristretta e già adesso, quando i sui poteri sulle nomine sono abbastanza limitati, si verificano casi diciamo "poco trasparenti", ache se isolati ad alcune scuole.

Un altro incredibile colpo da maestro di Gelmini e consociati.

Io l'esame di abilitazione alla professione di Ingegnere l'ho sostenuto nella città dove mi sono laureato - L'Aquila - e non ho fatto come il ministro Gelmini che è emigrata in un'altra regione per sostenerlo. Evidentemente nella sua città era troppo difficile da superare per lei.


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