Umh, sono alle prese con difficili considerazioni sulla possibilità di fare previsioni sul futuro. Supponiamo che il mio programma attenda il tempo x per fare la sua analisi. Se in qualche maniera intervengo prima, ossia non aspetto che sia stata raggiunta proprio l'ultimissima condizione per l' ok formale, la previsione del software è ugualmente valida, ha le stesse probabilità che l'evento si verifichi? Oppure è necessario uno studio parametrico... in soldoni, supponiamo che il programma aspetti il prezzo di chiusura per darmi il segnale di vendita: se acquisto io in chiusura ho modificato il risultato del programma? Il suo output risulta essere ancora attendibile? In altre parole possiamo modificare il futuro oppure la nostra scelta fa parte di un piano universale? Oppure, più realisticamente parlando, trattasi di pippe mentali che nulla hanno a che vedere con la realtà? Mi ri-balena in mente uno studio parametrico delle condizioni... ho aspettato sino ad x-1, cosa cambia in fondo se agisco sul termine x? Un'inezia. Oppure forse cambia totalmente quello che seguirà nella successione temporale. Il programma aspetta anche l'ultimo termine, l'x-esimo, ma se sono io a forzare questo termine il programma se ne accorgerà? Balzana idea... la teoria del caos... una cozzaglia di spunti teorici senza forma si accumula in testa. Forse tra tutta questa ferraglia di idee si trova l'idea, il fiore tra le macerie, la pianticella che riesce a spuntare dall'asfalto. Lo studio parametrico mi torna prepotentemente in testa, il caos... la farfalla che sbatte le ali e l'uragano si abbatte a Monticchio. Teoria affascinante... umh... mi lascia sbalordito e perplesso, forse siamo solo attratti dalle cose che non riusciamo completamente a dominare ma di cui intuiamo la forza.
sabato 28 aprile 2007
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